ONICOFAGIA

ONICOFAGIA

28 Ott 2021

Questo incontrollabile “vizio” ,  è l’abitudine viziata più diffusa , soprattutto tra i bambini (30%) e gli adolescenti (45%) , anche se , spesso , si protrae in età adulta . Per onicofagia si intende una malsana abitudine compulsiva che generalmente si manifesta durante periodi di esagerata noia , nervosismo , stress  e si manifesta con l’incontrollabile , automatica e negativa abitudine , di rosicchiarsi le unghie . Chi pratica l’onicofagia , rischia di trasportare nella bocca tutti i germi e i batteri depositati sotto le unghie . Ma al di la delle evidenti e palesi conseguenze , a causa di questo vizio , possono insorgere problematiche di tipo odontoiatrico , come l’abrasione dello smalto dei denti . Inoltre trasportando germi e batteri dall’unghia alla bocca aumenta il rischio di carie dentale . Ma un altro e serio danno si può riscontrare in un’area non anatomicamente correlata con le unghie che è l’articolazione temporo mandibolare , detta brevemente ATM . Questa importante articolazione mette in “contatto” la mandibola con il resto della testa , consentendo i movimenti di chiusura e apertura della bocca , grazie anche alla presenza di un menisco e di alcuni legamenti . Il problema è che molte problematiche a carico di questa articolazione possono essere del tutto silenti , soprattutto nella fase iniziale per poi manifestarsi inizialmente con il banale e non doloroso “click” che si ha durante i movimenti masticatori  che può sfociare in un quadro molto doloroso ed invalidante per il paziente che avverte forti dolori localizzati e/o irradiati nelle zone circostanti quali , l’orecchio , il collo , le spalle , frequenti mal di testa , acufeni e vertigini . L’onicofagia rientra nelle abitudini viziate di un individuo che può portare a questi quadri di alterazione in quanto il tenere lo spessore dell’unghia tra i denti , porta , in automatico , ad un avanzamento anteriore della mandibola che a sua volta (in questa posizione) provoca alterazioni alle articolazioni che la sorreggono in quanto queste sono stirate in una posizione non naturale (in avanti) e quindi in costante trazione . Questa cattiva abitudine , protratta nel tempo , determina un sovraccarico dell’articolazione e si manifesta solitamente mentre si è concentrati , ad esempio guardando un programma televisivo , durante lo svolgimento di un compito scritto o durante una lezione . La diagnosi e la cura di queste disfunzioni dell’ATM è di competenza odontoiatrica e nei casi più complessi , dello specialista in ortognatodonzia . Solo ascoltando il paziente ( la sua storia clinica ) con un attento esame obbiettivo ( palpazione dei muscoli , ascolto dei rumori articolari , controllo dei movimenti occlusali ) e con una risonanza magnetica si riesce a fare una corretta diagnosi , fondamento per intraprendere un iter curativo e risolutivo . Da tutto ciò si evince quanti e quali danni possono instaurarsi dal vizio di rosicchiarsi le unghie senza tralasciare l’impatto che una mano con unghie consumate può avere nel contesto sociale , dove si tende a catalogare queste persone come soggetti timidi , con scarsa  autostima che invece di riversare la loro rabbia verso il mondo esterno , la riversano su di essi sottoforma di autolesionismo . Inoltre l’onifago diventa tale anche per compensare un bisogno di attenzione , penso ad esempio al bambino a cui nasce un fratellino e che sente il bisogno di richiamare l’attenzione dei suoi genitori . Una cosa è certa , l’onicofagia tende a scomparire volontariamente quando viene meno la causa del malessere , ma è sempre in agguato qualora dovessero verificarsi future situazioni di stress . E’ necessario capire cosa si nasconde dietro questa pratica e adottare opportuni rimedi onde evitare l’instaurarsi di problematiche molto serie che spesso vanno ad interferire con un malessere generale che coinvolge i denti , la postura , le articolazioni , quasi si verificasse una cascata di eventi . Rimuovere questo vizio si può ed è più facile di quanto si possa immaginare .

 

 

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