ALVEOLITE DENTALE

ALVEOLITE DENTALE

21 Giu 2023

L’alveolite è un processo infiammatorio che coinvolge l’alveolo, ovvero la cavità ossea all’interno della quale alloggia normalmente il dente. Nella maggior parte dei casi, questa patologia s’instaura dopo una estrazione (avulsione) del dente, dove tale spazio resta vuoto ed aumenta il rischio che lo stesso si infiammi, sebbene questa evenienza risulta abbastanza rara (2% dei casi). Le cause dell’alveolite dentale sono sconosciute, ma sono stati identificati alcuni fattori che potrebbero favorire l’insorgenza come il fumo (la nicotina ha un effetto ischemizzante), infezioni (soprattutto se presenti prima dell’estrazione tipo granuloma), traumi chirurgici (se l’estrazione è stata complessa), problemi nel normale processo di coagulazione, utilizzo di anestesia con vasocostrittori (riducono l’apporto di sostanze nutritive necessarie ai tessuti per guarire), terapie farmacologiche in atto, scarsa igiene orale. I sintomi: generalmente, dopo l’intervento, la convalescenza procede normalmente per due o tre giorni e successivamente si infiamma l’alveo del dente estratto con comparsa di dolore molto forte, alitosi e gonfiore dei linfonodi, raramente può manifestarsi un rialzo della temperatura corporea. Diagnosi: il dentista correlando i sintomi riferiti dal paziente con l’intervento di estrazione eseguito qualche giorno prima, è in grado di supporre l’evenienza di una alveolite confermando tale quadro con una osservazione diretta dove l’alveolo si presenterà di colore grigio, le gengive intorno si presentano rosse ed infiammate e alla palpazione il paziente riferisce dolore pulsante. L’alveolite dentale non è una condizione particolarmente grave, ma risulta molto fastidiosa per il paziente (l’infiammazione può persistere per alcuni giorni o settimane) e la guarigione ritarda di molto. Nel caso si sospetti un alveolite dopo una estrazione, è sempre bene rivolgersi al proprio dentista per ulteriori accertamenti. Trattamento dell’alveolite: la terapia è soprattutto volta alla riduzione del dolore e dell’infiammazione che alla cura della causa vera, visto che questa resta spesso sconosciuta. In base allo specifico caso clinico, le strategie per ridurre i sintomi possono prevedere l’utilizzo quotidiano di collutori e gel a base di clorexidina, analgesici in loco (applicati dal dentista),antinfiammatori e antibiotici da assumere secondo prescrizione. Allo stesso tempo è consigliabile curare con particolare accortezza l’igiene orale quotidiana. Lavaggi con acqua fisiologica permettono di liberare l’alveolo dai residui alimentari .E’ molto più raro invece che si debba ricorrere ad un vero e proprio intervento odontoiatrico di pulizia dell’alveolo, nei casi più gravi accompagnato anche dall’asportazione della porzione di osso interessata dall’infiammazione. Prevenzione : un paio di settimane prima dell’estrazione è bene sottoporsi ad una seduta di igiene orale professionale, fare lavaggi con collutori a base di clorexidina, affinchè venga ridotta la carica batterica della bocca e dopo l’estrazione è indispensabile seguire alla lettera i preziosi consigli suggeriti dal dentista onde evitare di rompere il coagulo che si forma dopo l’estrazione, non fumare, non effettuare sciacqui energici per le prime 24/36 ore, evitare di toccare con la lingua la zona dell’estrazione, evitare l’assunzione di farmaci contenenti acido acetilsalicilico (aspirina) perché possono alterare il corretto processo di coagulazione, evitare l’uso dello spazzolino elettrico, non consumare cibi o bevande troppo caldi o freddi e per quanto possibile evitare di masticare dal lato in cui è stato estratto il dente per impedire ai residui di cibo di depositarsi nella zona dell’estrazione. Considerando quindi che l’alveolite post estrattiva si manifesta solo in una piccola percentuale di coloro che vengono operati (fortunatamente), è opportuno ricordare che anche il solo attenersi alle indicazioni poste dal proprio dentista può essere sufficiente a scongiurare lo sviluppo di questa fastidiosa condizione.

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