OCCLUSIONE DENTALE E SPORT

OCCLUSIONE DENTALE E SPORT

21 Apr 2022

Molti studi scientifici hanno dimostrato la stretta correlazione fra l’occlusione dentale e la postura di tutto il corpo . I muscoli responsabili della masticazione sono infatti coinvolti nella stabilità del capo e della colonna vertebrale , ne consegue che una malocclusione altera questo sistema di equilibrio costringendo altri distretti del nostro corpo ad adattarsi o meglio trovare una anomala armonia . Da questo alterato meccanismo si creano problemi posturali con manifestazioni cliniche tipo : mal di testa , dolore al collo , formicolio delle mani , dolori alle spalle e al bacino , alterazioni di stabilità nell’appoggio dei piedi e difficoltà di deambulazione . Se tutto questo può causare in ognuno di noi un abbassamento della qualità della vita , immaginiamo che ripercussioni possa avere sulle prestazioni di uno sportivo ; infatti è noto che una buona occlusione porta ad un minor consumo di energia  , una ottimale forza fisica e mentale , una riduzione nella produzione di acido lattico , un aumento nella velocità di esecuzione e un aumento della resistenza . Questa armonia tra le arcate dentarie  però non sostituisce , neanche parzialmente , il duro lavoro di allenamento che contraddistingue la vita sportiva di ogni atleta , però ci dice che , mediante non invasi interventi di riequilibrio della chiusura dei denti ( con un bite ad esempio ) si può esprimere una certa energia prima assente a causa del mancato equilibrio . Non a caso ci sono molti atleti del calibro di Valentino Rossi , Cristiano Ronaldo o Mike Tyson che utilizzano o hanno utilizzato per le loro performance sportive , stabilizzatori occlusali . In questa ottica viene suddiviso l’atleta sano che non presenta nessun sintomo che necessita di interventi atti al miglioramento delle sue prestazioni fisiche e l’atleta disfunzionale che invece presenta alterate funzioni masticatorie con problematiche muscolari , articolari e dentali . La postura , che è la configurazione assunta dal nostro corpo in posizione eretta con una attitudine dinamica può essere influita , in maniera molto marcata , da problematiche dentali che generano conseguenze posturali negative come : cefalea , acufeni e disturbi visivi , cervicalgia , ridotta forza , scoliosi/cifosi/lordosi. Entrando nello specifico si è visto che i pazienti con una malocclusione di II classe ( mascella in avanti rispetto alla mandibola ) presentano , a causa di un avanzamento in avanti della testa e relativo ed errato adeguamento della loro postura , fenomeni di lordosi , mialgie , torsioni , cefalea . La malocclusione di III classe ( mandibola in avanti rispetto alla mascella ) genera invece un arretramento della testa con conseguente spostamento del baricentro che costringe il corpo ad adeguarsi con molto sforzo a questa situazione con forti mialgie (dolori muscolari) e cifosi . A luce di quanto anzi detto , ci sono dei trattamenti odontoiatrici per riportare , in presenza di malocclusioni o disturbi dell’articolazione temporo mandibolare , il giusto equilibrio fra denti e postura , uno di questi è il bite , ovvero un apparecchio per il digrignamento dei denti in grado di proteggere il cavo orale durante l’attività sportiva perché ammortizza l’attrito fra i denti e soprattutto , il miglioramento delle prestazioni atletiche attraverso il suo utilizzo rappresenta una prova della relazione fra denti/occlusione/postura . Ci sono poi i trattamenti ortodontici completi , ovvero portare in asse e nella giusta posizione tutti i denti , attraverso varie tecniche fisse o rimovibili con mascherine . Poi ci sono le placche occlusali che rappresentano un valido aiuto per ripristinare la corretta funzione dei muscoli della masticazione e della postura di sovente compromessi nei disturbi dell’articolazione mandibolare . Anche una protesi può essere una soluzione nei casi di assenza di uno o più denti , perché in molti casi anche la mancanza di un singolo dente può portare il paziente ad una disfunzione tale da compromettere la sua qualità di vita con fenomeni discendenti . Infine la chirurgia , riservata ai casi più estremi ovvero malformazioni della mandibola o della mascella che non possono essere trattate e curate attraverso la sola terapia ortodontica . Alla base di tutto c’è , come sempre , la prevenzione , ad iniziare dai bambini andando ad intercettare le abitudini viziate quali : il ciuccio , la respirazione orale , la masticazione monolaterale , ed andare ad eliminarle perché, queste abitudini scorrette, sono responsabili di malocclusioni che portano o porteranno a problematiche posturali immediate o future .

 

 

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